LA PARABOLA NELL'ARCHITETTURA

 LA PARABOLA NELL'ARCHITETTURA

La parabola fino all'Ottocento è stata oggetto di attenzione solo da parte degli scienziati di matematica e di geometria;

L'unico ambito operativo in cui la parabola trovò applicazione fu quello militare; la traiettoria di proiettili seguiva un andamento parabolico, sotto il duplice effetto della gravità e della forza impressa dall'esplosione.

Con l'avvento della rivoluzione industriale s'imposero nuovi materiali da costruzione che dalla nascente scienza delle costruzioni furono rivestiti di nuove forme; in particolare la forma della parabola si coniugò sempre più spesso con le strutture realizzate con i nuovi materiali.

In un caso molto ricorrente, una trave appoggiata agli estremi e sottoposta a carico uniforme, si registrano sforzi dovuti alla flessione, distribuiti con andamento parabolico. Ciò determina l'esigenza di proporzionare le strutture resistenti secondo lo stesso andamento. Gradualmente le prestazioni dei nuovi materiali vennero spinte verso mete sempre più ambiziose sotto la guida di una scienza delle costruzioni in pieno sviluppo. La funzionalità costruttiva scopri la forma parabolica e se ne avvalse per ponti con arcate di luce sempre più ampia.







La forma parabolica è stata utilizzata anche per la creazione di edifici di particolare effetto scenico e architettonico, come ad esempio la famosa Sydney Opera House in Australia, progettata dall'architetto danese Jørn Utzon.







La parabola viene spesso impiegata anche come elemento decorativo, come ad esempio nella realizzazione di porte, finestre e archi.

In sintesi, la parabola rappresenta un elemento importante dell'architettura, grazie alla sua capacità di coniugare funzionalità e bellezza estetica.



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